ho scattato questa fotografia una sera, alcuni camini di Brescia...mi è sempre piaciuta forse proprio per quel blu del cielo così cupo....e nello stesso tempo profondamente freddo
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Anonimo ha detto…
Non so mi da un'idea di attesa... come se mi aspettassi che inizi a piovere o che se ne esca qualcuno da uno dei camini (mmm un po' contorta sta frase, mi sa che non ci ho azzeccato coi tempi... insomma FACCI FACCI altre foto)
è strano pensare come gesti che spesso vengono fatti quasi per gioco possono invece rivelarsi grandi compagni di viaggio...capita di accrogersi di come l'intreccio di linee non sia solo un modo per far passare il tempo al telefono, disegnado reticolati su pezzetti di carta...ma sia anche un segnale forte della tua propensione all'utilizzo delle linee stesse. associ alla linea un valore non solo segnico ma anche emotivo lasciando socrrere in essa tutto quello che ti passa per la testa. la linea diventa il tramite tra la tua mente e la realtà, trasformando in oggetti tangibili quello che hai nei tuoi sogni. e ti ritrovi ad utilizzare il nero, nero china indelebile, tirando quelle benedette linee con l'"antico" amico pennino...un lavoro lungo fatto di pause e di innumerevoli "graffietti cartacei"...ma alla fine che soddisfazione. il nero...un non-colore...talmente forte che sa esprimere tutto: dalla gioia alla noia...meraviglioso... *********** continuiamo:
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